Programmi 25 Dicembre sera in TV su Rai Storia
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| 18:00 |
Spazio settimanale dei più giovani L'anno della riconciliazione
 Spazio settimanale dei più giovani L'anno della riconciliazione - La celebrazione dell'Anno Santo tenuta da Papa Paolo VI nel 1975 e interviste sulla storia del Giubileo. - di Guerrino Gentilini e Luigi Martelli (1975) Vai al sito
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| 18:30 |
Rai News Giorno
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| 18:35 |
Questo secolo 1935 e dintorni pt2
 'E adesso pover'uomo'. La serie si occupava di raccontare gli Anni Trenta in Europa, e Biagi la impostò più che sulle ricostruzioni e sulle immagini di repertorio, sul racconto diretto. Diretto, in quanto compiu - to in prima persona dai suoi intervistati, ma volutamente 'collaterale', si direbbe, nelle tematiche. Più che rievocare i grandi eventi della Storia, il giornalista chiede ai suoi intervistati di ripercorrere con tratti che si potrebbero definire impressionisti le atmosfere di vita di quell'epoca. Appare logico che ospitando testimonianze di personaggi come Alberto Moravia, come Paola Borboni, come Renato Rascel, il fuoco della trasmissione non sia puntato sulla scientificità del racconto, ma piuttosto sulle capacità evocative, sull'affabulazione. Ma Biagi è pronto a contraddire, con un colpo di teatro, la sua stessa scelta narrativa: tra i suoi 'ospiti' c'è anche il figlio del Presidente Americano Roosevelt. Con la sua testimonianza torniamo al centro esatto della Grande Storia. Biagi rievoca la grande crisi del 1929, la depressione che ne seguì, in Europa e negli Stati Uniti, dove la crisi si era generata. Cerca soprattutto di portare alla luce, nei racconti dei suoi intervistati, come e quanto in quegli Anni Trenta in cui il fascismo era diventato l'unica dottrina nazionale, fosse percepita la gravità della situazione, ci si accorgesse cioè di essere sull'orlo del precipizio. Particolarmente significativo, in questo senso, sembra essere il racconto di Renato Rascel. L'attore, nel 1939, scriveva la canzone 'E' arrivata la bufera', il cui testo sembra alludere, seppure indirettamente, al rapido precipitare degli eventi nella direzione della catastrofe. Il messaggio, in quel tempo, non poteva essere diretto. Il sentire degli italiani doveva essere traslato in una canzonetta che oggi chiameremmo 'demenziale' da un attore comico. E questo, per noi contemporanei, sembra essere qualcosa di più di un deja-vu. - di Enzo Biagi (1982) Vai al sito
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| 19:25 |
Tv7 Il Natale degli scugnizzi
 Il Natale a Napoli. Sant'Alfonso e la sua canzone ' Tu scendi dalle stelle' scritta più di due secoli fa.. Vai al sito
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| 19:40 |
Domenica con I Natali a Canzonissima 1970/1974
 Domenica con I Natali a Canzonissima 1970/1974 - Corrado, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Loretta Goggi, Mita Medici furono i conduttori delle popolarissime \"Canzonissime\" anni 70, che a Natale si arricchiva - di balletti, canzoni tradizionali e calorosi auguri al pubblico a casa. - Vai al sito
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| 20:00 |
Iconologie Quotidiane. Raffaello Sanzio, Incoronazione di Carlo Magno
 Nel Natale dell'800, nell'antica basilica di San Pietro, papa Leone III incorona Carlo Magno imperatore. L'evento viene illustrato da Raffaello, tra il 1516 e il 1517, in un affresco presente nella stanza dell'Incendio di Borgo, all'interno delle stanze del Vaticano decorate dal pittore Urbinate. Raffaello attualizza l'evento: nell'affresco le sembianze di Leone III assumono quelle di Leone X, il suo committente, e il volto di Carlo Magno è quello di Francesco I, re di Francia. Il rimando è al Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Francia avvenuto nel 1515. Vai al sito
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| 20:10 |
Il giorno e la storia - 25 dicembre 2025
 Il giorno e la storia del 25 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 25 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia Vai al sito
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| 20:30 |
Passato e Presente - Le origini del Natale - 25/12/2025
 Qual è l'origine del Natale, la festa delle feste come la definirà Francesco d'Assisi? Dietro l'iconografia cristiana si celano riti antichissimi, le feste sfrenate dell'Impero Romano e figure di dèi guerrieri provenienti dall'Oriente. Il Natale, fissato dalla Chiesa di Roma nel IV secolo, sovrappone simbolicamente la nascita di Gesù alle celebrazioni pagane del solstizio d'inverno, come il Dies Natalis Solis Invicti e i Saturnalia, assimilando rituali e tradizioni. La diffusione popolare della festa compie un passo decisivo nel 1223, quando San Francesco d'Assisi allestisce il presepe di Greccio. Francesco trasforma la Natività in un'esperienza diretta e intensa, valorizzando la \"visione interiore\" del Bambino e il significato eucaristico della Messa celebrata sopra la mangiatoia. Una rappresentazione che avrà lunga vita. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri. Vai al sito
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| 21:10 |
a.C.d.C. Il vero volto di Babbo Natale
 Con il prof. Barbero un viaggio che ci porta in Italia, a Bari dove sono custoditi i resti di San Nicola, indiziato numero uno come ispiratore della figura leggendaria di Babbo Natale.. Vai al sito
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| 22:05 |
Eventi - Omaggio ad Alberto Sordi. Natale
 Eventi '20-'21 Omaggio ad Alberto Sordi. Natale Vai al sito
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Cronache dalla storia - Nicea: il concilio dell'imperatore
 Nicea, anno 325, l'imperatore Costantino convoca e presiede il primo concilio ecumenico, cioè mondiale, delle chiese dell'Impero, un passo decisivo nell'unione tra autorità politica e religiosa. Ma come è riuscito il Cristianesimo a diventare, da piccola setta nata in provincia, religione di Stato? Viaggiando tra Costantinopoli e Nicea Cristoforo Gorno racconta le tappe di questa ascesa vertiginosa. Vai al sito
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Cronache dalla Storia - 1348. Boccaccio e la peste
 Sette ragazze e tre ragazzi abbandonano Firenze per ritirarsi in campagna: lasciano alle spalle una città desolata, davanti li attende un mondo nuovo tutto da ricostruire. Sono i protagonisti del \"Decameron\" di Giovanni Boccaccio che prende le mosse dalla terribile epidemia di peste del 1348. In quelle pagine Boccaccio ce ne lascia una delle più celebri descrizioni, ma grazie all'espediente delle novelle che i giovani raccontano giorno per giorno, ci restituisce anche uno spaccato della società del suo tempo. Scritto tra il 1349 e il 1353, il Decameron ha condensato nell'immaginario collettivo un tempo storico, quello della grande pandemia, associato a uno spazio: Firenze, palcoscenico del racconto. Cristoforo Gorno ci accompagna nei luoghi del Decameron per riallacciare i fili di questa vicenda. Vai al sito
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